Roma,
8 aprile 2015. Con l’approvazione del
bilancio consuntivo 2014 la Gestione previdenziale degli Agrotecnici
e degli Agrotecnici laureati ha proceduto a determinare la
rivalutazione dei contributi versati dagli iscritti (il
“montante previdenziale”) per l’anno
2014 nella misura del +1,50%,
contro una rivalutazione di legge (tasso
ISTAT) negativa, pari a -0,1927%.
Si
evidenzia come l’applicazione del tasso negativo ISTAT del -0,1927%
ai montanti previdenziali (di qualunque Gestione, Casse private od
INPS è indifferente) comporterà una riduzione del montante
previdenziale ed una sensibile diminuzione delle future pensioni, per
tutti i lavoratori italiani.
Problema
che non riguarda gli iscritti alla Gestione previdenziale degli
Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati (l’unica al
momento indenne), in quanto la relativa Gestione
previdenziale ha ottenuto la possibilità di rivalutare i contributi
pagati dagli iscritti in misura maggiore rispetto a quanto previsto
per legge (garantendo così più alte pensioni)
dopo un contenzioso giudiziario con il Governo, sfociato nella
sentenza del Consiglio di Stato n. 3859 del 18 luglio 2014, che
riconosce -a partire dal 2011- alla Gestione previdenziale
degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati piena libertà
di manovra nella rivalutazione delle pensioni, subito sfruttata dal
Comitato Amministratore della Cassa.
Per
comprendere meglio i formidabili effetti della sentenza del Consiglio
di Stato n. 3859/2014 è utile la seguente tabella che indica la
percentuale di rivalutazione dei contributi versati nel periodo
2011-2014 (è il periodo coperto dalla sentenza del Consiglio di
Stato n. 3859/2014):
ANNO
|
RIVALUTAZIONE
ISTAT
(*)
|
RIVALUTAZIONE
AGROTECNICI
|
2011
|
1,6165%
|
+2,4247%
|
2012
|
1,1344%
|
+1,7016%
(**)
|
2013
|
0,1643%
|
+1,500%
(**)
|
2014
|
-0,1927%
|
+1,500%
(**)
|
(*)
La rivalutazione ISTAT è applicata da tutte le altre Casse di
previdenza del settore.
(**)
Rivalutazione già deliberata, in attesa dell’approvazione
ministeriale.
Le
più alte percentuali di rivalutazione non sono cifre astratte, ma si
traducono in somme reali che vanno ad incrementare il montante
contributivo di ogni iscritto alla previdenza degli Agrotecnici e,
quindi, le loro future pensioni.
La
sentenza del Consiglio di Stato n. 3859/2014 si applica a partire
dall’anno 2011 ed è pertanto da quel momento che la Gestione
previdenziale degli Agrotecnici diverge significativamente la sua
rivalutazione previdenziale da quella delle altre Casse di
previdenza.
Di
quanto diverga lo si può vedere dal conteggio sotto riportato
(riferito solo a quattro anni, che sono
pochissimi rispetto alla “vita previdenziale” di una persona in
attività): l’esempio si riferisce a due
professionisti con uguale reddito, di cui il primo iscritto alla
Gestione previdenziale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati
ed il secondo ad altra Gestione previdenziale che applica
pedissequamente le norme della legge n. 335/95 (rivalutazione
dei contributi versati secondo l’indice ISTAT);
ipotizzando per entrambi un montante previdenziale di 100.000 € al
1 gennaio 2011 (cioè all’inizio del periodo
di intervento della sentenza del Consiglio di Stato n. 3859/2014),
al 31 dicembre 2014 l’Agrotecnico avrà visto i suoi contributi
rivalutarsi di 7.316,02 €,
il professionista iscritto in una diversa Cassa di previdenza di soli
2.739,70 €: una
differenza di 4.576,32 €, cioè il 167% in
più per chi è iscritto alla Gestione
previdenziale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati.
Questo
il conteggio:
ANNO
|
ALBO
AGROTECNICI
|
ALTRO
ALBO
|
2011
|
2.424,70
€
(tasso
+2,4247%)
|
1.616,50
€
(tasso
+1,16165%)
|
2012
|
4.167,55
€
(tasso
+1,7016%)
|
2.769,23
€
(tasso
+1,1344%)
|
2013
|
5.730,07
€
(tasso
+1,50%)
|
2.938,08
€
(tasso
+0,1643%)
|
2014
|
7.316,02
€
(tasso
+1,50%)
|
2.739,70
€
(tasso
-0,1927%)
|
con
l’effetto di una maggiore rivalutazione dei contributi del
professionistaAgrotecnico rispetto ad altro professionista del +167%,
ed in soli quattro anni.
Questa
incredibile differenza -mantenuta nel tempo- è
capace di garantire pensioni finali molto più alte per gli iscritti
nella Gestione previdenziale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici
laureati, anche di tre volte superiori alle pensioni pagate dalle
altre Casse di previdenza.
Del
resto nei prossimi anni il divario fra quanto riconosciuto dalla
previdenza degli Agrotecnici e quanto previsto dal sistema generale
(tasso ISTAT calcolato sulla media del PIL quinquennale) dovrebbe
ulteriormente allargarsi a tutto favore degli Agrotecnici; visto
l’andamento dell’economia, per il 2015 si prevede un tasso di
rivalutazione ISTAT ancora negativo, mentre la Gestione previdenziale
degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ha già dichiarato di
voler garantire una rivalutazione minima dei contributi versati di
+1,50% anche nel 2015.
Va
detto che vi sono altre Casse di previdenza che stanno seguendo od
hanno dichiarato di voler seguire l’esempio degli Agrotecnici e
degli Agrotecnici laureati, adottando sistemi, anche diversi, ma
tutti con l’obiettivo di aumentare il rendimento dei contributi
previdenziali; in ogni caso la Cassa degli Agrotecnici è quella che,
nell’insieme, continua ad applicare la rivalutazione più alta in
assoluto, avendo infatti iniziato a farlo dal 2011 (quattro anni
prima di qualunque altro Ente previdenziale).
“Alla
fine del mese di aprile 2015 -ha commentato
Roberto Orlandi,
Presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli
Agrotecnici laureati- si aprirà la sessione
2015 degli esami di abilitazione professionale, e gli interessati che
vorranno entrare nell’Albo potranno presentare domanda; una volta
iscritti potranno godere della più alta rivalutazione dei propri
redditi professionali, oltre poter contare su di un Albo moderno e
dinamico. Al sempre crescente numero di giovani laureati e di donne
che si iscrivono nell’Albo, stiamo ultimamente assistendo alla
migrazione di professionisti, già iscritti in altri Ordini, che si
iscrivono a quello degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati per
poter godere, fra l’altro, dei benefici assicurati dalle
straordinarie performance della Cassa di previdenza, che garantiscono
pensioni più alte. Un elemento che fa la differenza”.
Di
certo un ottimo argomento per scegliere l’Albo degli Agrotecnici e
degli Agrotecnici laureati.
Per leggere il comunicato stampa in pdf clicca QUI
STESSI CONTRIBUTI, MA "PENSIONI" RIVALUTATE DEL 167% IN PIU'
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